La rivoluzione di febbraio in Francia dà l’avvio a quella serie di sollevazioni popolari che in pochi mesi si diffondono in tutta Europa. Mentre i cittadini francesi chiedono maggiori diritti e eguaglianza politica, nell’area italiana e tedesca, ancora politicamente divise, le richieste popolari riguardano l’aspirazione alla realizzazione di uno stato unitario. Nell’Europa orientale, Cechi, Ungheresi, Polacchi e le nazionalità slave dei Balcani, che vivono sotto il dominio di dinastie straniere, prendono forma gli ideali di indipendenza nazionale. Due anni prima dello scoppio delle sollevazioni della “Primavera dei popoli”, in Polonia, il cui territorio era diviso fin dal 1795 tra Austria, Russia e Prussia, viene pubblicato a Cracovia un manifesto per la Costituzione di un Governo Repubblicano nazionale, in cui si incita la popolazione a sollevarsi contro le autorità austriache in nome di quella comunanza di sangue, di lingua e di religione che costituisce il sacro principio dell’identità nazionale. Per gli stessi ideali patriottici, già a partire dagli anni ’20/’30, gli italiani si erano mobilitati per realizzare la loro indipendenza dal dominio austriaco e per costituirsi in un unico stato nazionale, nonostante le ripetute sconfitte che il movimento aveva subito. Anche all’interno dell’Impero Asburgico la situazione è in ebollizione: la sua dimensione multietnica pone la questione della coabitazione tra lingue, culture e religioni diverse. Durante il ’48 la maggior parte di queste “nazionalità” aspirano alla libertà politica e alla realizzazione della loro completa indipendenza. I confini dello stato imperiale non coincidono con i “confini” culturali dei popoli che lo abitano. Tutti queste differenti ed esplosive tensioni si concludono però, alla fine del 1848 e ancor di più nell’anno successivo, con un nulla di fatto. Ovunque la repressione dei governi dinastici interviene per distruggere e combattere i movimenti “liberali”, anche se negli anni successivi gli ideali del ’48 troveranno il loro compimento nella realizzazione dell’unità italiana, tedesca e nel crollo definitivo delle monarchie assolute.
The Spring of Nations is a term used to describe a series of revolutionary and national upris-ings, which occurred in Europe from 1848 to 1849. The concept of “nations” refers to societies seeking to participate in the ruling, to social classes looking to improve their living conditions and to nationalities struggling for autonomy, independence or unification within one state. During the Spring of Nations three revolutionary trends were thus revealed: related to political, social or national system. Revolutionary explosions of 1848 – 1849 covered almost the whole of Europe. There were no instances of it in the United Kingdom of Great Britain and Ireland and in the Russian Empire. On the Iberian Peninsula only peasant revolts took place. Revolutionary movements in one country affected other nations. Information about events spread rapidly, leading to more uprisings. Many participants of the Spring of Nations were active in several countries.